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Alexandra Tolstoy, l'ex moglie del miliardario russo: "Gli oligarchi sono dei cani. E le loro donne..."

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Non ha nostalgia del mondo dorato degli oligarchi russi, Alexandra Tolstoy. La discendente del grande autore russo è stata sposata con Sergej Pugachev, l'ex "banchiere di Vladimir Putin", uno degli uomini più potenti di Mosca. Poi, come spesso accade tra i fedelissimi dello Zar, anche lui è caduto in disgrazia politica. 

Con lui faceva la spola tra i Caraibi, Londra, Nizza. Una sorta di "reggia mobile", con una vera e propria corte. Poi con Pugachev è finita male (nel 2015 è stato accusato dallo Stato russo di essersi intascato un miliardo di dollari di finanziamenti pubblici), i due hanno divorziato e la Tolstoy si è ritrovata a condurre una vita "normale", senza particolari agiatezze. Intervistata dal Corriere della Sera, ripercorre la sua esperienza a stretto contatto con l'inner circle di Putin. 

 

 

 

L'ex marito, ricorda la Tolstoy, "è un uomo impulsivo, irascibile, possessivo, un narcisista che ha cercato in ogni modo di controllarmi, arrivando a nascondere il mio passaporto e quello dei nostri figli. È stato un incubo. Sapevo che dovevo scappare". "Mi aveva raccontato un sacco di bugie - prosegue la donna, oggi attiva nel mondo dell'arte -, su come aveva costruito la sua fortuna. Credo che abbia veramente rubato quei soldi, ma anche sui titoli di studio, sul perché era stato in prigione...".

 

 

 

 

Oggi la Tolstoy vive in Inghilterra, è cittadina britannica e le sanzioni contro i miliardari russi l'hanno messa al sicuro almeno per ora da eventuali rappresaglie del marito. Ai tempi del Cremlino, Tolstoy e marito hanno frequentato anche Putin ("Un narcisista cui non piace ritrovarsi con le spalle al muro. È un uomo privo di qualsiasi carisma, basso, con un viso molto sovietico. Non fa una bella figura"), ma soprattutto erano protagonisti del jet set. Il giro degli oligarchi, sottolinea nell'intervista per il Corsera, "è noioso. Le mogli non hanno niente da dire, nulla le motiva, parlano d'arte, ma è un interesse creato in modo artificiale. Forse la vita è interessante solo quando hai uno scopo, loro non ce l'hanno. È un ambiente superficiale e materialistico dove contano i soldi e non ci sono amicizie vere, nessuno si fida degli altri, gli uomini sono come cani sempre pronti ad aggredire. Non è un mondo che mi manca, è lontano anni luce dai miei valori. Non mi mancano neanche i soldi, o l'aereo privato. Meglio viaggiare con Easyjet, dove nessuno ti guarda".

 

 

 

 

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