Federico Rampini, retroscena sul vertice Nato: "Mario Draghi abbandonato da molti", dramma umano e politico
"Il castigo agli oligarchi è reale e pesante anche se poi loro si dividono in varie categorie". Federico Rampini, ospite di Omnibus a La7, non crede che le sanzioni contro gli oligarchi russi indeboliranno Putin. "Ne ho visti tanti negli hotel a 7 stelle a Dubai. Avevano le suite da 5mila euro a notte. E comunque avevano già differenziato, non tenevano tutte le loro ricchezze a Londra o a Zurigo, alcuni ne hanno tante ad Hong Kong, sotto la protezione cinese, e negli Emirati arabi". Parlando del legame con lo zar, poi, ha aggiunto: "Loro non sono gli azionisti di Putin, sono loro che dipendono da lui. Putin ha ben altri sostegni. Ricordiamoci sempre il sostegno cinese".
E proprio su Xi Jinping, il giornalista ha spiegato: "Si è spinto molto avanti nel sottolineare una sorta di asse personale tra lui e Putin, tra l'altro cementato dalla comune analisi sul declino dell'Occidente". Il loro rapporto ha sia dei pro che dei contro: "Una caduta di Putin avrebbe dei riflessi molto negativi sull'immagine del presidente cinese. Anche perché la Cina con l'Occidente ha rapporti economici che valgono più del decuplo dei rapporti che ha con la Russia. Detto questo, sta incassando una colonizzazione della Russia, la Russia sta diventando una colonia cinese dal punto di vista economico".
Federico Rampini a Omnibus, il video dell'intervento
Infine, parlando dell'Italia e del premier Mario Draghi, Rampini ha usato toni molto duri: "Il Paese è debole anche se qualcuno in Italia favoleggiava di un Draghi stile Merkel, leader dell'Europa. Invece non ci siamo proprio. Draghi si è presentato a questi vertici con una maggioranza spaccata sulle spese militari. Lo stanno abbandonando in molti. Abbiamo sentito malumori nella Lega e nel M5s. E poi c'è il Papa che comunque in Italia conta più di quanto conti in Francia o in Germania, una cosa che mette in difficoltà Draghi".