Controcorrente, Arestovich: "Il nostro presidente è ebreo. Secondo lei...", il vice di Zelensky gela Veronica Gentili
Quanto c'è di vero nelle accuse di nazismo contro Volodymyr Zelensky? Ospite di Veronica Gentili a Controcorrente, su Rete 4, il consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovich replica: "La risposta è molto semplice. Il nostro presidente è un ebreo, quindi ci può essere un ebreo a capo di uno Stato, se è uno Stato nazista? Io direi che è evidente quanto queste accuse sono infondate".
E ancora, dice orgogliosamente Arestovich: "Possiamo vincere senza Nato, senza no fly zone, se la Nato ci fornirà armi e difesa anti-aerea, ovviamente pesanti. Ad oggi abbiamo abbattuto 105 aerei, per cui riusciamo a chiudere lo spazio aereo da soli. Ci servono le armi pesanti perché ora ci sono sei volontari che vogliono prendere un’arma da fuoco però non ci bastano le armi. Noi abbiamo bisogno delle armi. Noi da soli riusciremo a sconfiggere la Russia", assicura.
Perché gli ucraini vogliono "vincere, non soltanto resistere. Io penso che la Russia sia già sconfitta e quindi i loro carri armati non riusciranno a portare avanti l’offensiva per cui saranno distrutti dai nostri partigiani". Anche se Putin si sta accanendo sui civili: "Questo terrore serve per dire che le nostre truppe non sono capaci, il nostro esercito non è capace di difendere", prosegue Arestovich. "Si vuole creare una spaccatura tra l’esercito, il popolo e il nostro governo. Noi lo capiamo. Le nostre forze armate stanno combattendo e il nostro obiettivo è proprio quello di far sì che questo terrore non ci sia contro i civili".
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"Non perderemo. Anche se, deve capire che in Russia ci sono 10 eserciti: 3 sono già stati distrutti, il quarto è quasi distrutto. Per cui siamo riusciti a fermarli. Adesso stanno cercando di prendere Mariupol, stanno portando le truffe di riserva, ma non hanno tanti in realtà. Se avessimo le armi saremmo già andati in controffensiva". Del resto, conclude Arestovich, "Putin vuole far sì che l’Ucraina torni all’interno della sfera di influenza della Russia. Non vuole un’unità europea ed euro-atlantica perché, ovviamente, ogni Paese europeo è più debole della Russia se è da solo, ma se sono uniti sono più forti. Per cui il suo obiettivo è quello di togliere questa unità. La stessa cosa per togliere unità al nostro Paese. Se vogliamo fermarlo, ora è il momento giusto per farlo e le sanzioni e anche altre forme di aiuto europeo sono importanti. Dobbiamo fermare questo regime totalitario perché Putin non si fermerà, andrà avanti finché potrà".