Roman Abramovich, l'appello di Zelensky: "Fermare le sanzioni". I destini della guerra in mano all'oligarca?
Al primo tavolo di negoziati allestito a Gomel c’era anche Roman Abramovich. Per questo motivo Volodymyr Zelensky ha chiesto a Joe Biden di non imporre sanzioni all’oligarca russo, che potenzialmente potrebbe avere ancora un ruolo importante dal punto di vista diplomatico: d’altronde Abramovich possiede la cittadinanza israeliana e Zelensky è ebreo. Punti di contatto che potrebbero far sì che l’oligarca russo faciliti i negoziati di pace con Vladimir Putin.
Intanto i beni di Abramovich continuano a essere congelati dal governo inglese, a partire dal Chelsea: nonostante ciò, si vocifera che Roman non abbia alcuna intenzione di lasciare il mondo del calcio, anche se dovesse essere costretto a vendere il club londinese. Secondo il sito turco Fanatic, i rappresentanti dell’oligarca russo avrebbero intavolato una trattativa per l’acquisizione del Goztepe in Turchia. Una mossa che potrebbe non essere casuale, dato i gli yacht di lusso di Abramovich hanno trovato un “porto sicuro” proprio in Turchia: l’Eclipse è stata avvistata nel porto di Marmais, mentre il My Solaris in quello di Bodrum.
Abramovich porta lo yacht a Bodrum? Agguato al molo: lo aspettano per massacrarlo | Video
In attesa di capire come evolverà la situazione riguardante Abramovich, il presidente ucraino ha proseguito il suo “tour” nei parlamenti occidentali: oggi ha fatto “tappa” in Francia, dove ha chiesto aiuto per porre fine a questa “guerra contro la libertà, l’uguaglianza e la fraternità”. Una chiara citazione dei tre valori fondamentali della Repubblica francese. Inoltre Zelensky ha denunciato i crimini di guerra dell’esercito russo che “brucia tutto”, seminando “terrore” in Ucraina.