Otto e Mezzo, Lucio Caracciolo: "Italia filo-russa da sempre", perché siamo esclusi da tutto
Lucio Caracciolo è stato ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo per parlare della guerra in Ucraina scatenata dalla Russia, che ormai va avanti da oltre tre settimane. Il direttore della rivista geopolitica Limes ha sottolineato come l’Italia in questo momento sia tagliata fuori da ogni negoziato sulla guerra perché da sempre considerata filo-russa.
“Casa Savoia lo era - ha ricordato Caracciolo - Mussolini è stato uno dei primi a riconoscere l’Unione sovietica, la prima Repubblica faceva affari con la Russia. Poi c’è anche qualcosa di più, ovvero una qualche forma di simpatia culturale, ma da qui a prendere certe posizioni politiche o assumere certe iniziative geopolitiche passa un mondo. In questa fase l’Italia è tagliata fuori, non siamo protagonisti del negoziato, né di quello primario né di quello secondario”.
C’è poi un problema legato alla “simpatia energetica”, come l’ha definita Franco Bernabè. “La dipendenza dalla Russia deve far riflettere - ha dichiarato il presidente di Acciaierie d’Italia - come mai tutti i tentativi di diversificazione sono falliti nel tempo? Abbiamo visto la pressione contro il nucleare, contro la diversificazione delle fonti, addirittura adesso contro la crescita delle fonti rinnovabili. C’è un disegno che in parte spiega il motivo per cui questa diversificazione energetica non si è fatta: la Russia ha esercitato un’influenza molto importante sia sul sistema politico che sull’opinione pubblica italiana, creando le condizioni della nostra dipendenza”.