Otto e Mezzo, Lucio Caracciolo gela la collega russa: "Le è così difficile dire guerra?", imbarazzo-Gruber
A fare il punto sulla guerra in Ucraina, sull'invasione mossa da Vladimir Putin, come da qualche tempo a questa parte ci pensa Lucio Caracciolo, il direttore di Limes e ospite quasi-fisso di Lilli Gruber a Otto e Mezzo. Caracciolo, infatti, era presente in studio anche nella puntata di mercoledì 16 marzo. E la Gruber chiede all'esperto di geopolitica: "Chi sta vincendo la guerra di propaganda? Quali sono le più grandi fake-news?".
Il direttore però parte con un riferimento alla collega russa, altrettanto in collegamento con il programma di La7. "Trovavo interessanti le dichiarazioni della collega. Nel suo manifestare il suo dissenso nei confronti del presidente Putin, parlava di iniziativa speciale. Non ha mai usato la parola guerra, che in Russia è bandita. Chi la pronuncia entra immediatamente in una sorta di cerchio. Vorrei sapere se è così difficile chiamare guerra la guerra in corso", chiede sornione Caracciolo, rispondendo implicitamente, in un certo senso, alla domanda su quale sia la menzogna più grande.
"Chiusa parentesi - riprende -, la guerra della propaganda la stanno vincendo 10-0 gli ucraini. I russi non partecipano, in realtà. Fanno propaganda soprattutto all'interno per cercare di tenere unito il Paese. All'esterno non sono particolarmente abili in questo. Inoltre non hanno nemmeno una vocazione per spiegare le proprie ragioni. Questo significa che, per quanto abbiano alcune ragioni - la Russia può sentirsi oppressa dall'avanzata della Nato - ma giustificare una guerra è un'operazione molto difficile. Un'invasione di questo tipo come fai a giustificarla?", conclude Caracciolo.
Caracciolo a Otto e Mezzo, clicca qui per vedere l'intervento