Nona Mikhelidze, la teoria sull'irruzione al tg del Cremlino: "Se è successo, stanno preparando qualcosa da dentro"
"In Russia si dice che se questo è successo vuol dire che stanno preparando qualcosa da dentro". La ricercatrice georgiana dell'Istituto affari internazionali Nona Mikhelidze è intervenuta a Coffee Break su La7 per commentare il gesto della giornalista Marina Ovsyanikova, che ha interrotto il Tg nazionale russo, si è messa dietro alla conduttrice e ha mostrato ai telespettatori un cartello con su scritto "No War", cercando di metterli in guardia dalla propaganda. "E' stata molto coraggiosa, rischia da 3 a 15 anni di carcere", ha detto l'esperta.
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Secondo la Mikhelidze, insomma, c'è qualcosa di molto ambiguo dietro a tutta questa vicenda. La ricercatrice, inoltre, ha spiegato che adesso per Putin i problemi sono tanti: "Qualcosa non va tra l'amministrazione del presidente e il ministero della Difesa. A questo dobbiamo aggiungere l'effetto delle sanzioni, la mobilità dei cosiddetti intellettuali che poi con le petizioni cercano di far sentire la loro voce, le manifestazioni della gente comune con oltre 15mila arresti".
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Nel frattempo, sulle spalle dello zar pesano anche le spaccature all'interno del Cremlino. Il ministro della Difesa Shojgu per esempio vorrebbe intensificare l'offensiva in Ucraina mente il capo dei servizi Patrushev si sarebbe detto contrario. Queste crepe all'interno della stretta cerchia di collaboratori di Putin sarebbero state rivelate da autorevoli fonti di intelligence, citate da Repubblica.