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Federico Rampini: "Il piano B degli oligarchi russi (pronto da tempo). Dove sono adesso e come ci hanno fregato"

Federico Rampini

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I magnati russi hanno e forse avevano da tempo un piano B per evitare le sanzioni e le confische dei Paesi Nato ed europei. Un piano B che si trova a Dubai. Qui gli hotel extralusso, scrive Federico Rampini sul Corriere della Sera, "registrano il tutto esaurito grazie agli oligarchi russi. Vengono espropriati di beni a Saint Tropez e in Costa Smeralda, cacciati dalle banche inglesi e svizzere, ma negli Emirati trovano un paradiso fiscale e bancario accogliente, almeno per adesso, dove attutire la morsa delle nostre sanzioni". Anche perché, sottolinea il giornalista, "nel Golfo e in generale nel mondo arabo la Russia è meno ostracizzata di quanto sembra a noi: raccoglie i frutti del suo espansionismo in Siria e altrove, è rispettata per il suo ruolo militare in quest'area". 

 


E così negli alberghi a sette stelle di Dubai, "dove si sente parlare il russo molto più dell'arabo", vanno a ruba suite da cinquemila euro a notte", Evidentemente, osserva Rampini, gli oligarchi "avevano un piano B pronto da tempo, per fronteggiare i sequestri di beni. La compattezza fin qui mostrata dall'Occidente potrebbe non bastare. L'Occidente non è tutto. Per quanto la forza delle nostre sanzioni sia senza precedenti", afferma il giornalista, "ci sono aree del mondo dove gli straricchi trovano sempre un'accoglienza discreta e servizievole". Del resto, "il denaro crea indulgenze ad ogni livello". 

 

 

Intanto, la mansion di Roman Abramovich vicino a Kensington Palace a Londra potrebbe essere usata per ospitare i rifugiati ucraini. L'idea sarebbe stata ventilata all'interno del governo britannico, riporta il Sun. L'imprenditore russo a Londra ha anche un'abitazione al Chelsea Waterfront e un'altra a Eaton Square. Tutte e due le proprietà sono state sequestrate. 

 

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