Ucraina, Massimo Fini: "Vladimir Putin ha le sue ragioni, ecco quali". Una teoria-choc
Massimo Fini, giornalista e scrittore firma del Fatto Quotidiano, pensa a una Unione europea armata e nucleare, equidistante e neutrale fra Stati Uniti e Russia. "La verità è che la Nato non ha più senso da quando è caduto l’impero sovietico. Da allora, è diventata l’arma con cui gli Stati Uniti tengono l’Europa in stato di minorità militare, politica e alla fine anche culturale", spiega in una intervista a Il Giornale. Non solo, prosegue Fini. "A mio parere qualche ragione Putin ce l’aveva, nel sentirsi accerchiato dalla Nato. Il precedente di Cuba, quando Krusciov ebbe il buonsenso di ritirare i missili per scongiurare una guerra atomica, dovrebbe illuminarci. La questione vera è l’Europa, che dovrebbe dotarsi di una forza militare autonoma, il che vuol dire togliere l’anacronistico divieto di riarmo atomico alla Germania".
Insomma, continua il giornalista, "l’Europa dovrebbe seguire la linea a suo tempo proposta da Angela Merkel: l’equidistanza fra i due poli, difesa grazie al nucleare (faccio notare, fra parentesi, che il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, con le sue quattro bombette, viene lasciato tranquillo). Anche se bisogna pur dire che, in tempo normali, noi avremmo tutto l’interesse ad avvicinarci più a Mosca, per ragioni geografiche, economiche, energetiche e anche, voglio sottolinearlo, culturali. La letteratura russa fa parte integrante del nostro bagaglio di europei".
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Secondo Massimo Fini, quella che è scoppiata in Ucraina, in realtà, "è solo una guerra fra due potenze nucleari, Russia e Usa, con l’Europa letteralmente in mezzo, che come al solito ci rimette. La Russia ha abbracciato da tempo il nostro modello di sviluppo economico. Come la Cina".
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