Greta Thunberg, dopo l'inizio della guerra in Ucraina... "Che fine ha fatto", terribili sospetti sulla svedese
Greta Thunberg, da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, è letteralmente sparita. La crisi internazionale infatti ha fatto scomparire dalla scena quella crisi ambientale, l'urgenza della lotta ai cambiamenti climatici, nonché la sua paladina. Già dopo la Cop26 di Glasgow, lo scorso novembre, l'attivista svedese sembrava meno presente sul "palcoscenico" mediatico. Dal 2018 l'ideatrice dello sciopero mondiale degli studenti - i Fridays For Future - affetta da sindrome Asperger, aveva continuamente denunciato a gran voce l'inazione e l’irresponsabilità dei potenti. E ora le sue battaglie in difesa dell'ambiente e i suoi duri 'J'Accuse' ai leader mondiali sembrano ormai ricordi lontani. Ora sta in silenzio.
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L'attivista parla meno, quasi per nulla. Sui media centellina le parole. Tanto che sul suo account Twitter, seguito da oltre 5 milioni di persone, Greta si limita a ritwittare post di sezioni dei Fridays for Future, come quella dell'Ucraina, del Bangladesh, della Nigeria o della Sierra Leone. A inizio marzo la stampa internazionale ha rilanciato il messaggio di Greta di solidarietà all'Ucraina, dopo che sul suo profilo Instagram da 14 milioni di follower l'attivista aveva condiviso una foto a sostegno della popolazione colpita dalla guerra. Con due cartelli in mano, come quelli che l'hanno resa famosa, Greta ha assicurato che i "Fridays for Future sono a fianco al popolo ucraino".
Il ritorno in grande stile di Greta potrebbe avvenire a luglio prossimo, quando Torino diventerà la capitale dei Fridays for Future, un maxi evento internazionale rimandato dal 2020, con cortei, conferenze pubbliche e un campeggio che ospiterà 500 giovani e persone di rilievo nella battaglia ambientale, in arrivo da tutta Europa. Sempre che per allora la situazione in Ucraina sarà risolta.
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