Mariupol, Nicola Porro sull'ospedale bombardato: "Come sono andate davvero le cose", chi sta mentendo?
"Io non ero lì ma i giornali dicono chiaramente come sono andate le cose", ossia, spiega Nicola Porro nella consueta rassegna stampa pubblicata sul suo sito internet, "che i bambini non erano l'obiettivo dell'attacco russo, che 'ha fatto tre morti di cui un bambino'". Il conduttore di Quarta Repubblica, su Rete quattro, precisa che "la guerra è una tragedia" ma non bisogna fare "propaganda".
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Mariupol infatti è sicuramente una "città martire" dove sono morti 1.170 civili, prosegue Nicola Porro, "ma in termini giornalisti fa più effetto l'ospedale per i bambini". Perché "questo è il senso della guerra".
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Il giornalista commenta poi la prima pagina di Libero che pubblica le foto di Enrico Letta, Romano Prodi e Matteo Renzi, tutti in compagnia di Vladimur Putin. "Sostanzialmente tutti i presidenti del Consiglio italiani hanno ricevuto e hanno coccolato" il presidente russo, attacca Porro che infine, sull'editoriale del direttore Alessandro Sallusti osserva: "Il messaggio è: ragazzi, mettete d'accordo. Se il Putin di ieri era accettabile per tutti era accettabile anche da Salvini. Se il Putin di oggi che è un guerrafondaio e un criminale di guerra è diverso rispetto a quello di ieri, non si capisce perché Salvini è l'unico che rimane incastrato".
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