Ucraina, Matteo Basetti a DiMartedì: "Focolai di morbillo e poliomelite", rischi sanitari enormi in Italia
Al problema dei profughi ucraini, si aggiunge il rischio di nuove varianti del Covid. "In Ucraina due terzi della popolazione non è vaccinata", osserva Matteo Bassetti, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7, nella puntata dell'8 marzo. "Ci troviamo di fronte a un Paese che adesso ha problemi più importanti rispetto alla vaccinazione. La popolazione meno vaccinata sono le donne e i bambini che sono quelli che si stanno spostando. L'Ucraina aveva focolai di morbillo e di poliomielite quindi c'è un problema di vaccinazioni in generale", prosegue il direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova.
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E se "la situazione da noi è molto migliorata ricordiamoci che la guerra è sempre il miglior alleato delle malattie infettive", prosegue il professore. "La situazione dei profughi è quella migliore per una nuova variante: nessun distanziamento, nessuna vaccinazione, nessuna mascherina, nessun lavaggio delle mani. È importante l'aspetto umanitario ma non dimentichiamo l'aspetto sanitario". Peraltro, sottolinea Bassetti, Romania e Polonia che sono i Paesi che stanno accogliendo i profughi sono già nel pieno dei contagi".
E rispetto alla nuova variante Omicron 3 segnalata anche in Italia, spiega Bassetti all'Adnkronos, "è una sottovariante di Omicron che, in studi di sequenziamento, sì è visto che ha una piccolissima parte uguale a Omicron, attualmente in circolazione nel nostro Paese. Dal punto di vista formale la differenza tra Omicron 1, 2 o 3 interessa solo cacciatori di virus e chi studia il sequenziamento. Ma hanno effetti identici, ovvero sono varianti gemelle". Insomma, "a livello di aggressività e di risposta ai vaccini non c'è differenza. Io continuo a sottolineare che occorre evitare l'allarmismo o il terrorismo delle variante. I vaccini funzionano".