Ucraina, la senatrice Granato: "Prima i vaccini, ora la guerra a Putin". La teoria del "golpe" dell'Occidente
No vax, no Green pass, filo-russa. La senatrice Bianca Laura Granato, eletta con il Movimento 5 Stelle e ora confluita nel Gruppo Misto, chiude il cerchio della contestazione definendo "ragionevoli" le richieste di Vladimir Putin, anche se riconosce che la decisione di invadere l'Ucraina è stata sbagliata. Fieramente anti-Nato, la senatrice intervistata dall'agenzia Adnkronos rivendica le sue posizioni "alternative": "Non mi adeguo al pensiero unico e mi piace ascoltare anche l'altra parte, dato che chi si professa esportatore di democrazia e di pace nel corso dell'ultimo secolo ha dato tante dimostrazioni del contrario. L'Italia in questo momento storico su questo fronte sta dando il peggio di sé. Ci sono elementi che incontrovertibilmente fanno comprendere come l'accerchiamento effettuato dalla Nato nei confronti della Russia ha di certo creato delle premesse per questa guerra. Come diceva lo storico Tucidide, bisogna distinguere le cause occasionali da quelle profonde. Ed io questo mi sforzo di fare".
Sui sociale la Granato ha pubblicato una lettera in cui un medico tedesco ricusava la paziente russa. "Mi ha ricordato tanti casi di mia conoscenza in cui medici di base hanno ricusato pazienti non vaccinati ovvero ospedali che hanno cancellato interventi chirurgici a non vaccinati o con vaccinazione non aggiornata. Mi sembra che un fil rouge ci sia tra le due posizioni: chi si mette contro il nuovo ordine mondiale viene punito con la perdita dei diritti".
Putin, premette, "penso abbia sbagliato ad attaccare l'Ucraina, ma che abbia fatto bene a riconoscere le repubbliche indipendenti e che faccia benissimo a pretendere che l'Ucraina stia fuori dalla Nato. Le sue richieste sono ragionevoli. Ritengo che invece sia la controparte che voglia procedere ad oltranza in questo conflitto con sanzioni irragionevoli che ne tradiscono le reali intenzioni". Secondo la senatrice Usa e Ue puntano "sostanzialmente a esacerbare il conflitto e gli animi per provocare un colpo di Stato contro Putin, che consenta di far sì che venga sostituito dal solito fantoccio utile a portare avanti l'agenda globalista. In mezzo ci sono i poveri civili". E rilancia la teoria dei laboratori ucraini "che producevano armi batteriologiche. Lo dicono fonti russe e cinesi. Tutto questo getta una luce molto sinistra sulle ragioni degli interessi Usa e Ue in quel luogo".