Quarta Repubblica, De Bortoli: "Non esistono sanzioni che fanno male a Putin", ecco perché. Il suicidio dell'Occidente?
"Non esistono sanzioni che fanno male a Putin senza una conseguenza per chi le propone": Ferruccio De Bortoli, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4, ha parlato delle punizioni imposte a Putin, definendole della armi a doppio taglio. E poi ha aggiunto: "Il paradosso è che noi finanziamo la guerra di Putin. Questo potrebbe incrementare la transizione energetica", facendo riferimento alle forniture del gas russo, da cui l'Italia è parecchio dipendente.
Tornando alle sanzioni, poi, l'editorialista del Corriere della Sera ha proseguito col suo ragionamento: "Noi dobbiamo discutere sulle sanzioni che abbiamo deciso, ci dovranno essere delle compensazioni". E a tal proposito ha fatto riferimento alla Cina, altro grande protagonista - seppur non direttamente - del conflitto in Ucraina: "Il pericolo di sostituzione di alcuni prodotti italiani è un problema reale, ma i cinesi hanno interesse a non interrompere i flussi di fornitura".
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A parlare di sanzioni è stata anche Cristina Giuliano di Askanews, pure lei ospite del talk: "C'è una popolazione in Russia molto vecchia e poco produttiva, le sanzioni vanno a colpire i ceti medio alti, però verranno colpiti anche i ceti bassi e gli immigrati e a me sembra che le sanzioni stanno facendo molto male". La giornalista, poi, ha parlato pure di un elemento che accomuna i due Paesi oggi in guerra: "C'è una componente che unisce il popolo russo e quello ucraino ed è la fede, dovrebbe essere motivo di unità umana".