Non è l'Arena, Mattei contro Friedman: "Zelensky burattino nelle mani della Nato", "Fai propaganda filo-Putin"
"E' una situazione di grande complessità": Ugo Mattei, ospite di Massimo Giletti a Non è l'Arena su La7, ha commentato la guerra in Ucraina, dicendo di essere in disaccordo con l'analisi di Alan Friedman, anche lui ospite del talk, che sostanzialmente condannava l'azione di Vladimir Putin. Secondo il giurista, infatti, la questione non sarebbe così banale come si crede: "Dal 2014 a oggi ci sono state questioni molto delicate nel Donbass. Io vorrei che si ritornasse al diritto internazionale. Dovrebbe muoversi il segretario generale delle Nazioni Unite, non si capisce cosa sta facendo".
Secondo Mattei, in particolare, l'obiettivo di Putin sarebbe "riportare la questione in un quadro internazionale serio e complesso, non si fida dei negoziati che sono portati avanti negli interessi della Nato, degli Stati Uniti e della Germania. Il governo attuale è stato costruito da cacciatori di teste americani, che si sono messi alla ricerca di quelle che erano le persone migliori per portare avanti gli interessi di Washington nell'area". E ancora: "Il governo di Zelensky è un burattino nelle mani della Nato e delle potenze occidentali".
Diversa l'opinione di Friedman, che ha replicato: "Questa è propaganda filo-Putin. La verità è che c'è un'invasione in corso. Zelensky è un eroe e credo che anche Mario Draghi lo abbia riconosciuto nelle ultime ore". Sentendo queste parole, il giurista ha iniziato a ridere. E il giornalista allora ha detto: "Se Mattei vuole ridere di fronte a Draghi, significa che non ha rispetto per il governo italiano. Qui abbiamo un'Europa che fa tanto e un Putin che non vuole ragionare".