Valentina Matvienko, abusi e feste: retroscena, così la zarina di Putin ha umiliato Pesaro
Valentina Matvienko è una delle donne più importanti al fianco di Vladimir Putin. Prima ha governato San Pietroburgo, poi è passata alla guida del Consiglio federale russo: parliamo quindi di una figura di primissimo piano per il Cremlino. Repubblica le ha dedicato un focus in cui si ricorda soprattutto la sua esperienza italiana insieme al figlio Sergey: “Nell’estate del 2009 si presentarono nell’ufficio del sindaco Luca Ceriscioli per dire che Pesaro sarebbe diventata la loro casa”.
Poi firmarono un assegno da 20mila euro per finanziare uno spettacolo pirotecnico per la festa del porto: se lo goderono dalla terza della villa di lusso comprata sul San Bartolo. Chiamata in città la “zarina”, da allora non si è praticamente più vista, impegnata com’è stata in Russia. La sua villa però ha continuato ad essere frequentata dal figlio Sergey, che ha fatto parlare molto di sé: si era fatto autorizzata la realizzazione di una strada che dalla villa portava alla spiaggia e la costruzione di un piazzale da usare come eliporto per “tutelare la privacy” di altri russi facoltosi che andavano a far festa in quel di Pesaro.
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“Uno scempio ambientale - ricorda Repubblica - in grado di far saltare sulla sedia mezza città. Ne seguì uno scandalo, il blocco delle opere e i Matvienko piuttosto contrariati. Dopo la bocciatura dei lavori anche la presenza di Sergey si è andata diradando”.
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