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Mezz'ora in più, Carlo Bonomi: "Quando finisce il gas", così Putin può rovinarci

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Il problema del gas è uno dei più urgenti per l’Italia. Le conseguenze della guerra in Ucraina scatenata da Vladimir Putin rischiano di farsi sentire in maniera grave sul medio-lungo termine: il nostro Paese importa dalla Russia più del 40% del metano. “Abbiamo riserve potenziali di gas per un anno”, ha dichiarato Carlo Bonomi a Mezz’ora in più, la trasmissione di Rai3 condotta da Lucia Annunziata.

 

 

“Il vero tema - ha aggiunto il presidente di Confindustria - che dobbiamo affrontare è il medio-lungo periodo. La grande sfida è il mix energetico, cambiare completamente le nostre strategie, sbloccare le rinnovabili”. Secondo Bonomi l’Italia stava già rallentando prima della guerra: “Il conflitto ha accentuato il problema energetico che si era manifestato prima della crisi ucraina”. Poi il numero uno di Confindustria ha lanciato un suggerimento al governo presieduto da Mario Draghi: “Abbiamo la necessità di impostare una strategia di indipendenza. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare alcuni investimenti - energetici, nella difesa e nella ricerca - e il Pnrr deve essere riscritto”.

 

 

In precedenza Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, aveva fatto il punto sul gas: “Se non ne arrivasse più dalla Russia, le scorte basterebbero per alcuni mesi - ha dichiarato a fanpage.it - poi non saremmo in grado di sopportare l’interruzione. Se si bloccassero i flussi di petrolio e gas da Mosca potremmo andare avanti per tre o quattro mesi, poi dovremmo cominciare a tagliare”.

 

 

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