Volodymyr Zelensky, la mega-villa a Forte dei Marmi: quello strano intreccio tra il presidente e gli affaristi russi
Per tutti il Presidente Volodymyr Zelensky oggi è il simbolo della resistenza ucraina. Lui che aveva raccolto consensi durante la campagna elettorale promettendo di porre fine alla guerra con Mosca e di contrastare la corruzione della politica: promesse che gli avevano permesso di vincere con il 73% preferenze nelle elezioni del 2019. Tutti oggi in Italia conoscono il nome di Zelensky ma il presidente ucraino non è nuovo nel nostro Paese. Non tanto per questioni politiche ma per un immobile di lusso in Toscana, a Forte dei Marmi. Chiamo lo studio Mansi&Associati che conferma di essere consulente della San Tommaso Srl società immobiliare del Presidente Zelensky dal 2015. Il socio fondatore Ottavio Francesco Mansi dice: «Non ho mai avuto il piacere di conoscerlo, ma ho incontrato persone del suo staff che seguono interessi della società immobiliare in Italia. Il precedente amministratore della San Tommaso srl, Ivan Bakanov oggi è uno dei principali consiglieri del Presidente e si occupa di sicurezza. Non è una casa usata dal Presidente e dalla famiglia ma viene affittata. La San Tommaso srl ha solo questo immobile e ha rispettato tutte le formalità richieste dalla normativa vigente». Nel 2015 la lussuosa dimora, composta da più di dieci stanze, viene comprata per 3,8 milioni di euro da una società italiana di proprietà di Zelensky ovvero la San Tommaso srl. Nel 2019 il sito Slidstvo.Info riporta che la star del piccolo schermo, ora Presidente, non avrebbe dichiarato questo immobile mentre da altre fonti riportate dal sito primal information risulta che i coniugi Zelensky sarebbero proprietari di Kvartal95 Studio, Zelari fish, Aldorante Limited a Cipro, Film Heritage inc in Belize e la San Tommaso srl in Italia.
Nel nostro Paese sarebbe arrivato anche Dimitri Gerasimenko, multimilionario russo di origini ucraine ex proprietario della società siderurgica Krasny Oktyabr Closed Joint-Stock Company e delle squadre di pallacanestro BC Krasny Oktyabr e Pallacanestro Cantù. Quando Zelensky vince le elezioni presidenziali iniziano a circolare voci sui suoi rapporti con l'oligarca Ihor Kolomoyskyi visto che la serie "Servo del Popolo" era trasmessa sul canale televisivo di proprietà di Kolomoyskyi. Grazie a questa produzione, dove Zelensky interpretava un professore di liceo che diventa Presidente, cresce la sua popolarità fino a portarlo alla vittoria delle elezioni. La messa in onda avviene a partire da ottobre 2015 dopo che nel marzo del 2015 lo stesso Kolomoyskyi era stato costretto a dimettersi da governatore della regione di Dnipropetrovsk, adiacente al Donbass. La figura di Kolomoyskyi è legata alla PrivatBank che ha fondato nei primi anni '90, diventata poi una delle principali banche in Ucraina e successivamente nel 2016 nazionalizzata dal governo dopo essere stata dichiarata insolvente. Procedura necessaria per proteggere i 20 milioni di correntisti, accuse sempre negate da Kolomoisky e Bogolyubov che hanno fortemente rivoluto la Privatbank nelle loro mani visto anche nel 2019 un tribunale ucraino ha stabilito illegale la nazionalizzazione.
La questione PrivatBank è diventata un tavolo di prova per Zelensky nella lotta alla corruzione. Nel dicembre 2017, l'Alta Corte di Londra stabilisce il congelamento di 2,5 miliardi di dollari dei beni di Kolomoyskyy e Boholyubov. Nel maggio del 2020 il sito BuzzFeed News svela che il nome di Kolomoisky è emerso al centro della saga dell'impeachment di Trump e che il gran giurì degli Stati Uniti stava esaminando le finanze del magnate, sostenitore chiave del presidente Volodymyr Zelensky, in un'indagine che ha rintracciato il denaro dalla banca ucraina attraverso una serie di società offshore negli Usa. A marzo del 2021 gli Usa, sotto la presidenza di Biden, hanno inserito Kolomoisky nella lista nera vietando a lui ed alla sua famiglia l'ingresso negli Stati Uniti. Quali siano i legami tra il Presidente ucraino con il magnate Kolomoisky non è chiaro. Ma al di là di ombre e sospetti, questa guerra è destinata a rivoluzionare equilibri politici, intrecci commerciali e perfino legami personali a livello globale.