Ucraina, il politologo Ian Bremmer: "La minaccia nucleare è molto seria, Putin non può tornare indietro"

lunedì 28 febbraio 2022
Ucraina, il politologo Ian Bremmer: "La minaccia nucleare è molto seria, Putin non può tornare indietro"
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Nonostante alcuni colleghi smentiscano, per Ian Bremmer la minaccia nucleare di Vladimir Putin è preoccupante. "Non è la Terza guerra mondiale - tiene a precisare il politologo -, ma è la minaccia molto seria di un leader con le spalle al muro: stavolta ha sbagliato i calcoli, ma non può tornare indietro. E allora alza la posta". Fondatore e a capo di Eurasia, principale centro Usa di ricerche sui rischi internazionali, Bremmer è convinto che dietro l'allerta nucleare del presidente russo ci siano due errori. Due fatti che lo Zar non aveva preso in considerazione e che ora invece rischiano di farlo fallire nell'impresa di invadere l'Ucraina.

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"Da un lato - spiega al Corriere della Sera - la sottovalutazione della compattezza dell'Occidente e dell'efficacia delle sanzioni economiche che si stanno materializzando". La banca centrale russa infatti "rischia di non poter attingere alle sue riserve, il rublo crolla, la gente è in fila davanti ai bancomat per ritirare i suoi soldi. Sono cose che dal suo bunker non aveva previsto e che lo spaventano". Il secondo fattore è quello sotto gli occhi di tutti: la resistenza degli ucraini. Loro "si sono mossi bene e sono rimasti compatti: davanti a un attacco senza precedenti bisognava reagire con le sanzioni economiche più dure, una volta escluso l'intervento militare diretto". L'importante, arrivati a questo punto, "non peggiorare le cose". Volendo la Russia "ha la forza militare di chiudere la partita, ma dovrebbe fare un massacro a Kiev e nelle altre città: decine di migliaia di civili morti e dopo sarebbe davvero impossibile negoziare". 

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Infine Bremmer si lascia andare a un consiglio: prendere spunto da Cuba nel 1962, quando Russia e Stati Uniti erano a un passo dalla guerra. Solo così, "concedendo qualcosa che consenta al presidente russo di fare un passo indietro senza perdere la faccia davanti al suo popolo", si può uscire da questa complessa e terrificante situazione.

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