
Non è l'arena, Alan Friedman: "Zelensky drogato e neonazi, sapete chi erano i suoi parenti?"

"Ho sentito qualcuno dire che bisogna capire le preoccupazioni di Putin. No, questa è un'aggressione". Alan Friedman, ospite di Massimo Giletti a Non è l'Arena su La7, ha condannato duramente l'azione dello zar in Ucraina. Poi ha sottolineato che il presidente russo ha preso in giro tutti qualche giorno fa, quando ha fatto credere al mondo di essere disposto a negoziare per non arrivare all'invasione e alla violenza. "Quella di Putin è stata un'azione premeditata. Lui ha preso per i fondelli Macron e Scholz, che hanno fatto da pendolari a Mosca", ha spiegato Friedman.
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L'ospite di Giletti, poi, non ha potuto non sottolineare un errore piuttosto grave che lo zar ha commesso nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Putin lo ha chiamato drogato e neonazista, ma lui è un ebreo e ha perso tutta la sua famiglia nella Shoah. Quindi è un vero e proprio insulto". Parlando della decisione di Putin di attivare il sistema di allerta nucleare, invece, Friedman ha spiegato che si tratta di "una minaccia alla Nato" da non sottovalutare.
Infine, il giornalista ha fatto riferimento anche a un'altra azione intimidatoria di Putin: "Ha minacciato Svezia e Finlandia, dicendo che avrebbero problemi politici e militari con la Russia qualora decidessero di entrare nella Nato".
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