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Ucraina, Garry Kasparov avverte l'Europa: "La vostra ultima possibilità per fermare Putin, poi conterete i vostri morti"

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La guerra in Ucraina può avere pesanti conseguenze anche per l'Europa. Lo dice chiaro e tondo Garry Kasparov, ex campione mondiale di scacchi, già dissidente sovietico. L'uomo, costretto a fuggire a New York per salvarsi, è convinto che "il prezzo da pagare potrebbe essere alto, dopo vent'anni di noncuranza. Vent'anni senza ascoltare chi avvertiva che Vladimir Putin non era solo il nostro problema, che sarebbe diventato il problema di tutti. Tutti i dittatori, quando hanno soggiogato il loro popolo e distrutto l'opposizione, guardano fuori. E Putin per vent'anni non ha avuto conseguenze per i suoi crimini". 

 

 

Tra i consigli rilasciati al Corriere della Sera c'è quello di tagliare fuori la Russia dai mercati finanziari. Solo così - è il suo ragionamento - si potranno fermare le risorse per la macchina da guerra dello Zar. "Se non esiste un costo per l'aggressione, se la macchina da guerra di Putin non smette di funzionare perché va in bancarotta, se non mandate il regime di Putin in bancarotta adesso, l'élite non alzerà un dito. Ribellarsi a Putin può voler dire mettere fine alla propria vita. Nessuno lo farà se non c'è una minaccia diretta ai miliardi di dollari che quella gente ha accumulato nel mondo libero".

 

 

Il riferimento è alla possibilità che gli oligarchi russi si rivoltino contro il presidente. Se non si ferma in tempo Putin, prosegue Kasparov, "questo diventa un format per la Cina su Taiwan. E un attacco a Taiwan potrebbe obbligare gli americani a rispondere militarmente". Anche se al momento i politici di oggi non hanno fatto nulla. Anzi, "hanno preferito continuare a fare affari con Putin e molti di loro sono sul suo libro paga". In sostanza, spiega Kasparov, per fermare Putin bisogna tagliare fuori le banche di Mosca dai mercati, di fatto prosciugare finanziariamente il regime. E questa "è la vostra ultima chance prima di avere dei morti", è l'avvertimento dello scacchista all'Europa.

 

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