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Chiara Ferragni, Aldo Grasso umilia Fedez: "Gliel'ha insegnato lei, per contratto"

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Lol - Chi ride è fuori non convince Aldo Grasso. Il giornalista, dopo aver visto la seconda stagione, si dice dispiaciuto: troppi talenti sprecati. "La sensazione, vedendo tutti quei bravi comici, è che ci sia un grande spreco di talento e che un qualsiasi programma con Corrado Guzzanti e Virginia Raffaele (o con Mago Forest e Maria Di Biase) risulterebbe più divertente", tuona sulle colonne del Corriere della Sera. Sì perché per questa stagione il comedy show prodotto da Endemol Shine Italy non ha badato a spese, chiamando - tra gli altri - niente di meno di Guzzanti, per l'appunto, e Maccio Capatonda. Forse, è la domanda che si pone Grasso, proprio osservare un comico come Guzzanti "mentre si mette in gioco con Tess Masazza o Diana Del Bufalo mi mette un po' di tristezza".

 

 

E ancora: "Il momento più divertente è l'iniziale avviso di Prime Video che avverte gli spettatori sui contenuti del programma: linguaggio volgare, violenza, contenuto sessuale, nudità, uso alcol. Ma dove? Ma quando? I guasti della correttezza politica cominciano a far ridere, se non ci fosse da piangere". Non solo, perché Grasso nota anche la totale assenza di improvvisazione. Tutti, a suo dire, rispettano esageratamente il repertorio.

 

 

Parole altrettanto critiche il giornalista le riserba anche ai due "conduttori", lanciando una frecciata alla stessa Chiara Ferragni: "Se poi la risata è delegata a Frank Matano, sempre così signorilmente sguaiata e pavloviana, e a Fedez (la moglie gli avrà insegnato come si ride per contratto) possono nascere effetti indesiderati". 

 

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