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Green pass, Matteo Bassetti inchioda Roberto Speranza: "La scelta politica dietro al green pass"

Matteo Bassetti

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"Dobbiamo tirare una riga. A fine marzo avremo un 95% di popolazione guarita o vaccinata, quindi dal 31 marzo basta al green pass". Matteo Bassetti, infettivologo e direttore della clinica Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, ha spiegato che adesso il certificato è uno strumento inutile, visto che doveva servire a far vaccinare le persone e sarebbe riuscito nell'intento: "Dalla sua introduzione abbiamo guadagnato il 30% di vaccinati in 5 mesi".

 

 

 

"Che senso ha mantenere questo strumento? Anche chi ha il Green pass è stufo di questo strumento", ha detto l'esperto ai microfoni di Radio Cusano Campus. Nel caso in cui si decidesse di mantenere il pass, si tratterebbe secondo Bassetti di "una decisione politica, non sanitaria". Il medico poi ha mandato una frecciatina direttamente al governo: "Tutti gli infettivologi erano d'accordo sull'obbligatorietà del vaccino per gli over 40 ma la politica non ha ascoltato. Gli scienziati vengono tenuti in considerazione quando fa comodo altrimenti vengono ignorati. Se avessimo fatto come dicevano gli scienziati non avremmo avuto tutti quei morti di dicembre e gennaio".

 

 

 

Parlando del nuovo vaccino Novavax, l'infettivologo non si è detto molto ottimista sull'ipotesi che possa convincere i più restii a vaccinarsi: "Non si vaccinerà nessuno o in pochissimi anche se non è un vaccino mRNA ma proteico. Qui il problema è di chiusura mentale nei confronti dei vaccini in generale. La tecnologia mRNA ci darà il vaccino per tante malattie tumorali. È un'evoluzione positiva la tecnologia mRNA, menomale che c'è stata". Infine una nuova stoccata: "Chi attacca 'Big Pharma' ricordi che è grazie a queste realtà se adesso si vive fino ad 85 anni. Menomale che ci sono le industrie farmaceutiche, che se dovessimo aspettare l'Italia con i soldi che stanzia per la ricerca sapete dove saremmo?". 

 

 

 

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