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Marta Fascina e Silvio Berlusconi si sposano, tam-tam impazzito ad Arcore: indiscrezioni, "ecco chi rema contro"

Salvatore Dama
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Fenomenologia di un bacio. Quello che si sono scambiati in tribuna, allo stadio Brianteo di Monza, Silvio Berlusconi e Marta Fascina. Un gesto tenero, un’effusione tra innamorati. Tutto qui. Davvero tutto qui? In realtà ci potrebbe essere dell’altro. Perché dalle parti di Arcore sta circolando una voce. Che ad alcuni piace. E allarma altri. Silvio e Marta avrebbero intenzione di sposarsi. Cioè di dare un riconoscimento formale (e simbolico) a un'unione more uxorio che va avanti da più di due anni. È una voce, appunto. Che trova nel bacio brianzolo un indizio. Non isolato. L'altro è nell'indole del Cavaliere. Silvio è quello dei colpi di scena e delle mille vite. L'uomo che continua a ingranare la retro sulla via del tramonto. Poi c'è lei, Marta. Discreta ed elegante. La first lady che è mancata al fianco dell'ex premier quando ne avrebbe avuto bisogno.

Caratteristiche, queste, che hanno reso Fascina particolarmente amata in famiglia. Benevolenza negata ad altre ex in passato. Insomma circola questa voce. Di un annuncio imminente. Che potrebbe arrivare nei prossimi giorni o mai. Dipende dalla resistenza dei figli di Veronica Lario e dal potere di persuasione di quelli del "Silvio lascia perdere", coloro che ricordano al Cav i due matrimoni alle spalle. Entrambi falliti. Il primo, con Carla Dall'Oglio, finisce nel 1985. Ma già da tempo il Cavaliere sta frequentando la donna che lo ha stregato: Veronica Lario. I due iniziano una convivenza che arriverà al matrimonio, con rito civile, celebrato nel dicembre del 1990. Con la seconda moglie le cose si complicano nel 2009, quando Miriam Bartolini (all'anagrafe si chiama così) prende posizione pubblicamente lamentandosi dello stile di vita libertino del marito.

 

 

Segue una complicata causa di divorzio, definita nel 2020 con un accordo extragiudiziale. Nell'elenco delle storie d'amore finite male va inserito anche il fidanzamento con Francesca Pascale. Sciolto con un comunicato stampa. Marzo 2020: una nota ufficiale di Forza Italia diffonde la notizia della fine della relazione con l'allora 34enne napoletana. Qualche settimana prima Diva e Donna aveva pubblicato alcuni scatti di Silvio e Marta. Le immagini ritraevano l'ex premier e la deputata azzurra in vacanza in Svizzera. La fotografia di un tradimento? No, la presa d'atto di una situazione non ancora ufficializzata. Da alcuni mesi il Cav aveva dato in comodato d'uso alla Pascale Villa Maria, una mega tenuta a Casatenovo, in Brianza. Non vivevano più sotto lo stesso tetto da tempo.

E la nota azzurra era solo l'epitaffio finale di una storia già finita da tempo. Francesca aveva risposto con un paio di acidate contro la nuova first lady, poi si era tranquillizzata. Secondo Oggi le sono toccati 20 milioni di buonuscita e un mantenimento di un milione all'anno. Anche lei voleva sposare Silvio. Lo aveva confessato al Fatto Quotidiano: «Glielo chiedo tutti i giorni, da lui non voglio i soldi, ma il calore di un abbraccio». Lui non ha ceduto. Il lockdown ha fatto il resto. Da un lato ha evitato che la Pascale, napoletana sanguigna, organizzasse qualche blitz per riprendersi il suo uomo. Dall'altro ha permesso alla Fascina di cementare il suo rapporto con il Cav, con il quale ha riparato in Provenza, nella villa della figlia Marina, lontano dai focolai lombardi del Covid-19. Marta è nata in Calabria trentadue anni fa. Ha vissuto poi in Campania dove è stata eletta deputata di Forza Italia nel 2018. Laureata in lettere e filosofia alla Sapienza di Roma.

 

 

Per un periodo ha lavorato nel Milan, prima di intraprendere la carriera politica. Sembra che a fare conoscere i due sia stato proprio Adriano Galliani, visto che Fascina era impiegata nell'ufficio stampa e pubbliche relazioni della società rossonera, passando poi alla fondazione Milan. Sposare Berlusconi. E uno pensa subito a quello: l'eredità. La convivenza è riconosciuta come giuridicamente rilevante, comporta una serie di diritti, ma non ha effetti in termini successori. A meno che non sia il convivente a stabilire dei lasciti nelle disposizioni testamentarie. Tutto questo, va detto, è una prospettiva lontana. Silvio, al netto di qualche acciacco dovuto all'anagrafica, sta bene. Ha una tempra forte. Le ha superate tutte. Probabilmente ci vedrà trapassare tutti, prima di stirare lui. Ma è normale che, di fronte al coronamento di un legame affettivo tra due persone distanti nell'età (lui 85, lei 32), ci si ponga il problema. Succede in tutte le famiglie. Anche in quella Berlusconi. 

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