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Matteo Bassetti, "cosa ci aspetta ad ottobre": Covid da incubo, quello che non volevamo sentire

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Matteo Bassetti rimane ancora cauto sull'emergenza pandemia, nonostante i dati sul virus continuino a calare: "Credo che dovremo abituarci all'idea che probabilmente ad ottobre torneremo ad avere dei casi di Covid. Perché non ne saremo completamente fuori però un conto è avere una 'ondina', come speriamo tutti che sia, continuando sulla politica vaccinale, un conto è avere un'ondata". Questo il pensiero direttore della Clinica di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova sul prossimo autunno.

 

 

"Sarà un'ondina se gli ospedali avranno a ottobre-novembre un certo numero di casi sovrapponibili a quelli che c'erano nell'epoca pre-pandemica, di questo virus che a questo punto per chi è vaccinato assomiglia molto all'influenza. Io credo che avremo sempre una quota parte di italiani che, nonostante tutto quello che sta succedendo, non si vaccineranno e quindi avremo ancora alcune di queste persone che finirà in ospedale. Però non dovrebbe essere un'ondata. Avremo delle ondine che saranno sempre più piccole a seconda di quanto maggiore sarà il numero della popolazione generale vaccinata", rassicura l'infettivologo.

 

 

Bassetti infine parla anche delle nuopve varianti: "Non credo che la Omicron sarà così facilmente sostituita da una nuova variante perché è veramente molto ben strutturata soprattutto in termini di contagiosità, dopo di che le varianti nel mondo di qualunque tipo di virus e di qualunque tipo di batterio ci sono sempre state e ci saranno sempre. Ma non è portando sulla prima pagina del giornale la nuova variante che si fa un buon servizio alla gente. Un buon servizio alla gente lo si fa dicendo 'guardate che comunque i vaccini che sono stati studiati e sviluppati sulla base del virus di Wuhan sono comunque in grado di difenderci con la terza dose anche nei confronti dell'ultima delle varianti", precisa Bassetti.

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