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Maria Teresa Meli a L'aria che tira: "Lo sfogo in romanesco di Mario Draghi", premier fuori di sé

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L’incidente notturno alla Camera sul decreto Milleproroghe, che ha visto il governo andare sotto per ben quattro volte, ha allarmato non poco Mario Draghi. La reazione del presidente del Consiglio non si è fatta attendere: ha anticipato il rientro da Bruxelles, è salito al Colle per incontrare Sergio Mattarella e si è poi riunito con i rappresentanti della maggioranza per una “strigliata” fatta a modo suo.

 

 

“Non siamo qui per scaldare la sedia, né per perdere tempo - sono state le parole di Draghi - se ai partiti e al Parlamento non va bene questo governo, trovatevene un altro”. Insomma non tira una bellissima aria nell’esecutivo: chi si aspettava un premier più forte dopo quanto accaduto nella partita per il Quirinale sarà rimasto sicuramente deluso dagli ultimi accadimenti. “Così non si va avanti”, avrebbe sbottato Draghi a telefono con i suoi fedelissimi, che descrivono il presidente del Consiglio piuttosto “irritato” dalla situazione venutasi a creare.

 

 

Da qui il richiamo alla responsabilità, che secondo Maria Teresa Mieli potrebbe essere avvenuto adottando il romanesco. Ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira, la giornalista del Corriere della Sera si è immaginata così la “scenata” di Draghi ai rappresentanti della maggioranza: “Secondo me gli è scappata anche qualche parola in romanesco, lui le adopera”.

 

 

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