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Green pass, Maria Giovanna Maglie-choc: "Un verme, come i ministri di Mario Draghi", oltre ogni limite

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Oggi 15 febbraio per Maria Giovanna Maglie è il "giorno della vergogna". E la "vergogna" è l'entrata in vigore per i lavoratori over 50 del super Green pass. "Chi tace oggi su una decisione incostituzionale e razzista è un verme tanto quanto i ministri di Draghi", tuona la giornalista in un post pubblicato sul suo profilo Twitter. 

 

Del resto la giornalista da tempo si dice contraria alla misura che di fatto rende obbligatoria la vaccinazione anti-Covid. Oggi, martedì 15 febbraio, scatta infatti l'ultima stretta che riguarda gli over-50 che non si sono ancora immunizzati. Si tratta di circa mezzo milione di persone che quindi resteranno senza stipendio. Senza super green pass da oggi il lavoratore viene considerato "assente ingiustificato", con stop anche alla retribuzione. La norma resterà in vigore fino al 15 giugno, il che significa che chi non è immunizzato rischia di non lavorare per quattro mesi.

 

Per quel che riguarda le sanzioni, il riferimento normativo è il decreto 1 del 2022 che, dall’8 gennaio 2022 e fino al 15 giugno 2022, introduce l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani e per i cittadini di altri stati membri dell’Unione Europea residenti in Italia. L'obbligo riguarda i soggetti che hanno "compiuto i 50 anni di età o che compiano 50 anni di età entro il 15 giugno 2022". La violazione, ovvero trovarsi sul luogo di lavoro senza certificato, è punita con una sanzione irrogata dal Prefetto che va da 600 a 1.500 euro. Una "vergogna" per la Maglie.

 

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