Luc Montagnier, "è stato un omicidio mirato: ecco il mandante". Un agghiacciante delirio dopo la morte
La morte di Luc Montagnier è stata l’ennesima occasione per parlare di complotti. C'è chi pensa sia morto di Covid, chi invece è convinto sia tutta colpa del vaccino che il virologo avrebbe fatto. Il premio Nobel per la medicina si è spento all'età di 89 anni, ma le cause della sua scomparsa non sono ancora note. Sull'intera vicenda c'è stato del mistero fin dall'inizio. Già mercoledì 9 febbraio, le notizie erano contrastanti. "Luc Montagnier ci ha appena lasciato. Rip", scriveva il sito France Soir. Poi nulla più. Silenzio dai quotidiani più grandi, come Le Monde e Le Figaro. Alla fine la conferma è arrivata solo ieri pomeriggio da Liberation.
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Questo alone di mistero, come fa notare il Corriere della Sera, favorisce la nascita di teorie complottiste. "Vogliamo sapere se è morto e come è morto", scrive qualcuno su Twitter. Qualcun altro invece: "Il 'silenzio complice' che sta avvolgendo la scomparsa di Montagnier la dice lunga sul fatto che il regime apolide ufficiale si sia tolto di mezzo una figura scomodissima e ingombrante!".
Un utente dice addirittura che "sarebbe spontaneo pensare a un omicidio mirato, il cui mandante andrebbe cercato tra quelle che Falcone definiva 'menti raffinatissime'". Secondo un altro ancora, Montagnier rientrerebbe nel gruppo di scienziati deceduti che avevano fatto tutti parte dei team di lavoro sull'Aids: "Avete capito ora come hanno annientato il vostro sistema immunitario? Vi hanno iniettato i retrovirus Hiv 1 e 2". Ma la follia non finisce qui: "Luc Montagnier il 12 febbraio doveva testimoniare a Norimberga 2. La pagheranno tutti al processo, non avranno nessun posto dove nascondersi", ha scritto un utente, parlando di un evento che non esiste.
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