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Giorgia Meloni contro Roberto Saviano: "Mi dà della bast*** e scappa. Ma poiché non siamo un partito di imbecilli..."

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Prima Roberto Saviano la insulta, poi si vede bene dall'affrontarla. Succede con Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia ha infatti ammesso ai microfoni di Rai 2, al programma Anni Venti, che lo scrittore non ha alcuna intenzione di accettare un faccia a faccia. "Saviano mi dà della bast*** in tv, ma non accetta la mia sfida di confrontarci sul tema dell'immigrazione... Fanno così perché sanno che le nostre idee sono più efficaci delle loro". Per la Meloni il suo è un partito che non si piega al mainstream, è questo è un problema: "Siccome quando hai un partito del genere è difficile dire che è disonesto, è fatto di imbecilli o cose del genere, rimane solo di tentare di metterlo in un angolo, di raccontarlo come impresentabile. Io ho tante di quelle etichette, pecette, manco fosse un album delle figurine".

 

 

Tra queste quelle di essere "fascista, omofoba, razzista, addirittura no vax, da vaccinata". Nulla di più falso per la leader di FdI, convinta che gli insulti non siano altro che "una tecnica di comunicazione" della sinistra che in difficoltà scappa dal confronto. Non ci va più leggera sul governo. Il suo auspicio, e non l'ha mai nascosto, è quello di andare al voto. "Io spero che la legislatura finisca quanto prima - continua -. Dopodiché la resistenza di gran parte del corpo parlamentare è molto tenace. Chiedevo le elezioni anche quando i numeri di Fdi erano ben diversi. Le chiedo perché questo Parlamento non può produrre nulla di buono, come ha dimostrato anche l'elezione del capo dello Stato".

 

 

Tra i timori quello che la maggioranza si logori, con la conseguenza di non riuscire a portare a termine gli interessi degli italiani. Una situazione che sta mettendo in difficoltà lo stesso centrodestra: "Quello che lo tiene insieme è l'orgoglio di rappresentare decine di migliaia di persone che vogliono cambiare, ma deve riscoprire un po' questo orgoglio. Ho deciso con Fdi di rimanere sempre e di rappresentare orgogliosamente questa metà campo, il resto si vedrà". 

 

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