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Luca Montagnier morto, le prime parole di Francesca Donato: "Retto, indipendente e trasparente"

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"Un pensiero colmo di gratitudine e profondo rispetto". Francesca Donato commenta così la notizia della morte di Luc Montagnier, premio Nobel francese e da mesi "portabandiera" dei no vax e dei No green pass, scomparso a 89 anni. La europarlamentare italiana, uscita polemicamente dalla Lega lo scorso settembre proprio perché in contrasto con la linea pro-vaccini e pro-Green pass stabilita da Matteo Salvini, definisce lo scienziato "un uomo straordinariamente capace, retto, indipendente e trasparente. Le sue parole acquistano oggi ancora più valore". 

 

 

 

 

Negli stessi minuti in cui France Soir e il sito italiano ByoBlu annunciavano la notizia della dipartita del professore, la Donato era in tv, in collegamento con Zona Bianca su Rete 4 condotto da Giuseppe Brindisi. Molto dure, come di consueto, le sue parole sul Green pass: "Oggi è insostenibile continuare con questa scelta politica così discriminatoria, divisiva e dannosa per l'economia. L'intero settore turistico è in crisi, i turisti non vengono più in un Paese vengono controllati ogni passo che fanno e se non sono vaccinati da 4 mesi, anche con due dosi, sono costretti a rifare una dose o fare il tampone ogni due giorni".

 

 

 

 

"All'estero siamo visti come dei pazzi. Oggi siamo oltre il 90% tra vaccinati e guariti, il pericolo di una pandemia grave come abbiamo avuto tra 2020 e 2021 è superato, è il momento di togliere questo strumento discriminatorio". Le facce di Brindisi, Licia Ronzulli e Matteo Bassetti confermano invece lo scetticismo nei confronti della posizione della Donato.

 

 

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