Alessandra Ghisleri bastona il M5s a Tagadà: "Nasceva dallo scempio e ora scopriamo che sono uguali"
Il Movimento 5 Stelle sta vivendo una situazione che rischia di portarlo al declino. Dopo gli scontri tutti interni sul Quirinale, la decisione di Luigi Di Maio di sfilarsi dal comitato di Garanzia ecco che Giuseppe Conte è stato destituito dalla leadership, portando i grillini a toccare il fondo. Lo crede anche Alessandra Ghisleri. Ospite di Tagadà su La7, la sondaggista non ci va per il sottile: "Il Movimento 5 Stelle nasceva dallo scempio che veniva fatto con i soldi pubblici. E quindi era un Movimento che nasceva come voglia del cittadino di partecipare a un nuovo metodo di fare politica. Invece scopriamo che ci troviamo nello stesso metodo di fare politica della prima Repubblica".
A Tiziana Panella la Ghisleri ricorda la decisione del tribunale di Napoli con cui sono state di fatto annullate le modifiche allo statuto e la proclamazione di Conte leader. "Con i Cinque Stelle che chiedono a un regolamentatore istituzionale di governarli, visto che hanno chiesto a un tribunale, si torna alla prima Repubblica. Poi qua c'è da chiedersi se il tribunale può intervenire nello statuto di un partito. Però il tema vero è che gli elettori del Movimento 4 Stelle sono diventati meno della metà e non hanno un punto di riferimento".
Secondo la sondaggista manca proprio l'identità grillina: "Prima avevano un guru, Gianroberto Casaleggio, e un garante, Beppe Grillo. Ora si ritrovano un capo politico che non è stato votato e che è in un confronto continuo con Luigi Di Maio. Tutte queste battaglie intestine sono legate a quell'identità", al fatto che un progetto unico non c'è.