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Marco Travaglio si copre di ridicolo: guerra tra Conte e Di Maio? "Almeno nel M5s...", un editoriale sconcertante

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Dopo l'elezione di Sergio Mattarella al Quirinale per il suo bis, come è noto, il M5s è esploso: Luigi Di Maio ha ufficialmente dichiarato guerra a Giuseppe Conte, dimettendosi anche dal Comitato di garanzia grillino, spiegando di "voler dire cosa non va bene". Insomma, scontro durissimo per la leadership, in soldoni.

E Marco Travaglio, in questa guerra, ovviamente si è schierato con il presunto avvocato del popolo, con quell'ex premier che continua a portare in palmo di mano. E Il Fatto Quotidiano ha aperto una campagna contro il ministro degli Esteri, bollato come una sorta di traditore e servitore di Mario Draghi.

 

E oggi, domenica 6 febbraio, nel suo fondo Travaglio torna sulla vicenda. E c'è da ridere. Parecchio. Già, perché il direttore vuole raccontarci che quanto sta accadendo nel M5s, paradossalmente, dimostri come il M5s stesso sia migliore di tutte le altre forze politiche. 

Nell'editoriale dal titolo "Luigi Di Mario", Travaglio scrive: "I partiti della maggioranza-ammucchiata escono, chi più chi meno, con le ossa rotte dalla corsa al Quirinale, ultima tappa del loro lento assassinio pianificato un anno fa con l'Operazione Dragopardo. Ciascuno è stato infiltrato dal Partito Trasversale Draghiano per scardinarne la leadership e ribaltarne la linea dopo tre anni di governi sgraditi all'establishment - premette -. Missione compiuta nel Pd, con l'avvento di Letta jr., che tra il fronte giallorosa e i draghetti renziani sceglie sempre i secondi. Lavori in corso nella Lega, con Giorgetti&Fedriga contro Salvini; in FI , con i poltronisti Brunetta&Gelmini contro il cerchio nanico di Arcore; e nel M5S, col draghetto Grisù-Di Maio contro Conte. La differenza fra i partiti infiltrati è che nel Pd il voltafaccia di Letta sulla Belloni per compiacere Guerini&C. non produce alcun dibattito: si fingono morti per vivacchiare. Nella Lega qualche espulsione e tutti zitti. In FI ci pensa Mediaset con l'editto anti-Meloni. Invece nei 5Stelle come sempre si discute, forse troppo e scompostamente, ma si discute". E tanto basta. Nel M5s "si discute", mentre negli altri partiti si fanno intrighi, sotterfugi e chissà quali nefandezze. Ma ci faccia il piacere...

 

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