Otto e Mezzo, Marco Travaglio dà di matto contro Di Maio: "Ha fatto fuori la Belloni, è già fuori". Come rosica...
Se tocchi Giuseppe Conte, muori. O almeno così dovrebbe essere per il suo fido scudiero, Marco Travaglio, il direttore del Fatto Quotidiano che spara ad alzo zero contro Mario Draghi dal giorno in cui è diventato premier solo per aver (fortunatamente) scalzato il presunto avvocato del popolo. E ora, nel M5s, Luigi Di Maio ha iniziato una guerra alla luce del sole contro il presunto leader, che ha floppato nella partita sul Quirinale. Proprio su questo, a partire da Elisabetta Belloni ("indecente buttarla così al macello", ha affermato), Di Maio sta picchiando durissimo.
E così, ecco che Travaglio, ospite a Otto e Mezzo di Lilli Gruber nella puntata in onda su La7 oggi, martedì 1 febbraio, passa al contrattacco, durissimo, contro Di Maio, conto cui ha già scatenato il suo giornale. I toni sono terminali: "Di Maio è il partito draghiano nel Cinquestelle, ha pugnalato alle spalle il leader. Scissione? Uno che se va non è una scissione, si è già messo fuori. Ora è considerato uno statista dai giornaloni", spara ad alzo zero Travaglio, riservando a Giggino il lessico che solitamente riserba ai suoi peggiori nemici.
E ancora, la spara grossissima: "Di Maio ha affossato la Belloni. C'era l'accordo tra Salvini, Meloni, Letta e Conte". Insomma, lady 007 secondo Travaglio sarebbe stata fatta fuori nella corsa al Colle proprio da Di Maio: una farneticazione. A bruciarla, semmai, Enrico Letta o le improvvide dichiarazioni di Salvini e Conte (ma anche se avessero taciuto, in verità, poco sarebbe cambiato). Infine, Travaglio non può esimersi dall'attacco anche al premier: "Era un referendum su Draghi. Ha preso cinque voti, è stato umiliato, sconfitto, è un mini Mario. Di Maio ed i suoi accoliti sono draghiani". Mamma mia, come rosica...