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Tagadà, Carlo Calenda: "Matteo Renzi? Ecco cosa è diventato", tra i due è finita in disgrazia

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Carlo Calenda è stato ospite nello studio di Tiziana Panella, tornata alla conduzione di Tagadà dopo lo stop della settimana scorsa per lasciare spazio alla Maratona Mentana durante l’elezione del presidente della Repubblica. E proprio della partita giocata sul Quirinale si è parlato con il leader di Azione: occhi puntati su Matteo Renzi, che sembra aver ricucito un minimo rapporto con Enrico Letta, dopo averlo rassicurato che non avrebbe mai fatto asse col centrodestra sul nome di Elisabetta Casellati.

 

 

L’ex premier avrebbe potuto ottenere la presidenza del Senato per sé da quella operazione, invece ha bocciato sia la Casellati che la Belloni e si è poi accodato al Mattarella bis. “Io gli ho voluto bene - ha dichiarato Calenda - è nato come rottamatore ed è diventato una versione moderna di Mastella. Io continuo a pensare che abbia fatto molte cose buone, è una persona intelligente, ma ora fa l’esatto opposto di quello che si era prefisso di fare quando è entrato in politica. Tanta gente che lo ha votato e ha creduto in lui lo guarda e dice: ma questo non era quello con il lanciafiamme che doveva cambiare la politica e portare persone nuove? Com’è finito a fare la cosa neo-centrista con Mastella?”.

 

 

Poi Calenda ha precisato di non avercela con Mastella, “che è una bravissima persona”, ma di non capire il senso dell’operato politico di Renzi: “Lui quella classe dirigente la voleva rottamare, allora perché continua? Ha fiuto politico, ha fatto le sue mosse del cavallo, su questo piano è molto più bravo di me. Però non capisco perché deve fare politica così, che beneficio gli porta”.

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