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In Onda, fucilata di Paolo Mieli ai politici: "Perché il Mattarella bis è peggio di Napolitano"

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Il Mattarella bis ha lasciato senza parole anche Paolo Mieli. Il giornalista, ospite di In Onda, dopo aver scommesso sul passaggio di Mario Draghi al Quirinale, si lascia andare a una nuova riflessione. E non senza frecciate. Durante il programma di La7 condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo, Mieli non risparmia critiche: "Il mandato bis di Mattarella è una forzatura evidente, fatta senza mettere davvero alla prova neanche un candidato credibile, è peggio della rielezione di Napolitano, nella storia repubblicana non esiste una vicenda del genere nella quale si è dichiarato fallimento prima ancora di provarci". 

 

 

Non è tutto, perché secondo la firma del Corriere della Sera "Elisabetta Casellati, la presidente del Senato, poteva prendere i suoi voti, quelli del centrodestra", e invece "ne ha presi anche di meno". Mieli è praticamente disgustato da quanto andato in scena in questi giorni, perché "un Parlamento che non vota neanche un candidato per eleggerlo e si rivolge immediatamente al capo dello Stato è una cosa che finirà nei libri di storia". Napolitano, almeno, "fu rieletto all’inizio della legislatura, con un Parlamento carico di aspettative. Qui siamo alla fine della legislatura, ci voleva lo spirito di sacrificio di Mattarella per assecondare una roba del genere". 

 

 

Qualche giorno prima il giornalista si era detto convinto che l'esito sarebbe stato scontato: "Sarà Mario Draghi il nuovo capo dello Stato - diceva -. Guardo queste cose dall'alto, come se vivessi in un altro Paese, senza seguire nevroticamente gli aggiornamenti minuto per minuto e mi sembra sia la cosa che ha più senso". E invece ad avere la meglio è stesso il capo dello Stato uscente, che non ha fatto in tempo a uscire che è subito rientrato.

 

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