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Marco Travaglio durissimo contro Luigi Di Maio: "Mia sorella? Ecco perché va espulso dal M5s"

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Il nome di Elisabetta Belloni come possibile candidata per il Quirinale ha letteralmente spaccato a metà il Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte da una parte e Luigi Di Maio dall'altra. Mentre il primo, insieme a Matteo Salvini, decideva di spiattellare l'ipotesi Belloni ai giornalisti la sera prima della votazione, il secondo sosteneva invece la necessità di non buttare in pasto ai media un alto funzionario pubblico. Il rischio, infatti, era quello di bruciarlo. Cosa che poi è successa.

 

 

 

L'ex capo politico del Movimento, allora, se l'è subito presa con Conte, criticando il suo modo di fare. Un attacco non inaspettato, anche perché già nei giorni precedenti Di Maio si era raccomandato sulla Belloni, considerata da lui come una sorella dopo i mesi trascorsi assieme alla Farnesina. Marco Travaglio non ha preso bene questa critica da parte del ministro degli Esteri. E non ha mancato di farglielo sapere nel suo editoriale sul Fatto Quotidiano: "Di Maio è il Renzi dei 5 Stelle. Beniamino dei giornaloni (quelli che gli davano del bibitaro), ma non più degli elettori (vedi insulti sui suoi social), ha giocato fin da subito per Draghi (che un anno fa voleva 'uccidere in Parlamento'), contribuendo a mandarlo al massacro, contro il suo leader e il suo movimento". 

 

 

 

Parole molto dure quelle di Travaglio, che poi ha continuato: "Ha incontrato, sentito e promesso voti a tutti, anche a quelli che quattro anni fa non voleva vedere neanche in cartolina. Ha definito 'mia sorella' la Belloni, poi ha fatto di tutto per impallinarla. Per molto meno, se fosse ancora il capo dei 5Stelle, si sarebbe già espulso". Al momento, insomma, tra i grillini non si respira proprio una bella aria. 

 

 

 

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