Rocco Casalino sconcertante: "Perché nessuno ammette che il mio libro". Camera, a voto in corso se ne esce così
Da personaggio più temuto da politici e giornalisti italiani, Rocco Casalino si sta trasformando nello zimbello di chi, oggi, essendo il suo potere politico più che dimezzato, può permettersi il lusso di irriderne bellamente uscite e vanità (ben note, da tempo).
Il portavoce di Giuseppe Conte, una volta abbandonato Palazzo Chigi un anno fa, si è dedicato al suo libro autobiografico, per narrare l'epica scalata dal Grande Fratello (il primo, storico) ai vertici del potere. Un libro di cui per settimane hanno parlato tutti, lui per primo in mille interviste. Ma che in edicola non ha lasciato segni indelebili. A diversi mesi di distanza, Casalino sta rientrando alla grande nella partita del Quirinale, gestendo l'agenda e i contatti di Conte versione leader del Movimento 5 Stelle, L'ex premier non è in Parlamento, e questo rende tutto più complicato. Poche ore fa l'avvocato ha fatto il suo ingresso trionfale nel cortile di Montecitorio, trascinato proprio da Casalino consapevole dell'importanza strategica del luogo (sottolineava un retroscena del Corriere della Sera), destando però un po' dei delusione in quei grillini che si attendevano maggior calore umano.
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Ultima chicca, regalata da Aldo Cazzullo nella sua diretta dalla Camera sul Corriere.it: questa mattina "il mitico Rocco" è ricomparso, redarguendo i presenti: "Perché nessuno di voi dice che ho scritto un bel libro?". In effetti, sottolinea Cazzullo, "il libro di Casalino è bello, sincero. Si vede che l’ha scritto davvero lui".