Cerca
Cerca
+

CartaBianca, confessione straziante di Mauro Corona: "Scrivevo ai ricchi, ma... quando ero ridotto in miseria"

  • a
  • a
  • a

Come ogni martedì sera, Colle o non Colle, ad aprire la puntata di CartaBianca ci pensa Mauro Corona, scrittore e alpinista, ma soprattutto irrinunciabile spalle di Bianca Berlinguer nel programma in onda su Rai 3. E nel suo monologo, Corona spazia, a tutto campo, con riferimenti alla politica ma anche alla sua vita privata.

 

E nella puntata di martedì 25 gennaio, Corona si spende in una rivelazione toccante, relativa al suo passato di povertà. "Quando ero in miseria con tre figli piccoli scrivevo ai ricchi di comprare le mie statue ma volevano sempre darmi molto meno di quanto valessero. Così ho cresciuto e fatto crescere i miei figli con tanti sacrifici...", ricorda Corona.

Poi, si passa al Colle. Già, perché Mauro Corona è stato anche votato nel corso dei primi due scrutini. Insomma, qualcuno ha disperso il voto e ha voluto indicarlo. Un bel tributo. Che lui commenta così: "I voti che ho preso per il Quirinale? Ho avuto un moto di orgoglio: chi mi ha votato o è pazzo oppure ha capito qualcosa. Avrei tanto voluto che fosse vivo mio padre che mi ha sempre dato del fallito, del buono a nulla", si toglie un enorme sassolino dalle scarpe.

 

Infine, una battuta sull'attualità politica, sui nomi proposti dal centrodestra: "Dei nomi proposti dal centrodestra mi piacciono Carlo Nordio e Letizia Moratti. Di queste votazioni però mi fa ridere che adesso i politici se la giochino tra di loro, ignorando il cittadino", conclude Mauro Corona.

Dai blog