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Quirinale, sfregio a Rocco Siffredi in aula: due voti al re del porno, ma... la censura di Roberto Fico

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Anche il secondo scrutinio è terminato con una fumata nera, come era ampiamente previsto. Prima della quarta votazione non si eleggerà il prossimo presidente della Repubblica, ormai è chiaro a tutti, dato che le trattative tra i vari leader di partito sono tuttora in corso. E quindi le notizie di colore sono quelle più interessanti relative alla votazione vera e propria: sebbene la larga maggioranza abbia consegnato scheda bianca, non sono mancate le preferenze goliardiche.

 

 

Come ad esempio quelle espresse per Rocco Siffredi, che però in un primo momento sembravano mancare, suscitando addirittura stupore da parte di qualche grande elettore che sa bene come funzionano queste cose. Stando a quanto rivelato dal Corriere della Sera, nella prima votazione di eri c’erano due schede per il re del porno, ma sono state conteggiate nulle con la scusa - trovata da Roberto Fico - che non è il suo vero nome, dato che in realtà si chiama Rocco Antonio Tano.

 

 

Una preferenza è stata espressa anche per Paola Regeni, mamma di Giulio: non è un caso, dato che oggi ricorre il sesto anniversario della morte del ricercatore, ucciso in Egitto nel 2016. Tra. Più votati, invece, il magistrato Paolo Maddalena, il presidente uscente Sergio Mattarella e il renziano Ettore Rosato.

 

 

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