Marta Fascina? "Di cosa è simbolo quella ricciolona". Su Repubblica l'ultimo sputazzo contro Cav e fidanzata
La "testimone del tramonto" di Silvio Berlusconi. Non vedeva l'ora di scriverlo, Filippo Ceccarelli, una delle storiche penne anti-Cav di Repubblica. E la rinuncia del leader di Forza Italia alla candidatura al Quirinale glielo concede su un piatto d'argento: il De Profundis del Caimano, il centesimo con conteggio molto stretto nella storia dell'avventura personale, professionale e politica dell'ex premier. La novità è che Ceccarelli stavolta può prendersela anche con Marta Fascina, la compagna del presidente azzurro.
La Fascina sabato ha scritto su Twitter: "Come sempre il nostro presidente dimostra di essere un gigante immerso in un teatro di personalità insignificanti, irrilevanti e passeggere". Parole che, scrive Ceccarelli, "colpiscono per l'ambigua impersonalità della formula («il nostro»), così come colgono la dimensione eminentemente teatrale che tiene prigioniera l'odierna politica".
Ma chi è Fascina?, chiede con nonchalance l'editorialista. Ecco la sua risposta: "Una bella ragazza di cui il profilo Instagram rivela l'aspetto cangiante, ora ricciolona, ora sorvegliatissima Lady Gaga". E giù commenti ironica sulla foto insieme a Silvio, "opportunamente ritoccata". Ceccarelli riconosce a Berlusconi la grandezza storica ("Giganteggia su chi legittimamente, fuori e dentro il centrodestra, ha cercato di sbarrargli la strada verso il Quirinale") e il suo essere "altro" rispetto a qualsiasi leader politico: "Si è vissuto e sempre è stato vissuto dai suoi non quale semplice politico, ma come un sovrano, un re, un monarca, con tutto ciò che ne conseguiva quanto a consenso, emozioni, simboli, mitologia". Per questo la Fascina è "più favorita che regina", testimone della "patetica impuntatura di un potente al tramonto", specchio al tempo stesso della "crisi italiana, ma in fondo anche quanto l'umanità ne faccia parte"