Matteo Bassetti, l'urlo con cui travolge Speranza: "Segno inequivocabile, scelte anacronistiche". Liberare gli italiani
Stop col terrorismo-Covid e soprattutto stop con le restrizioni. Potremmo sintetizzare così il pensiero di Matteo Bassetti, il direttore della clinica Malattie infettive del San Martino di Genova, il quale da qualche tempo sembra aver assunto posizioni piuttosto critiche nei confronti del governo o, almeno, dei suoi esponenti "chiusuristi", capeggiato dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
Il pensiero dell'esperto genovese viaggia su Twitter, laddove a corredo di una fotografia in cui si mostra con giacca nera e cravatta rosa, scrive quanto segue: "Anche oggi per secondo giorno consecutivo calano i ricoveri. Negli ultimi 8 giorni per ben 5 segno meno sulle terapie intensive - ricorda -. È il segno inequivocabile che il picco della quarta ondata è stato raggiunto ed è iniziata la discesa verso una nuova fase. La fase della convivenza con il virus rivedendo le regole restrittive, i divieti e le lunghe quarantene che sono ormai anacronistiche", picchia duro Bassetti.
"Allora come ne usciamo?". Bassetti, sfida totale a Speranza: emergenza-Covid, ministro polverizzato
E ancora, Bassetti - intervistato da Primocanale - aveva aggiunto: "È evidente che con questo sistema siamo in un lockdown indiretto e bisogna cercare di semplificare. Questo non significa andare in giro da positivi, ma si fa fatica a districarsi tra le regole". Parole chiare, quelle dell'esperto, che nel giro di poche ore ha criticato a più riprese le restrizioni imposte agli italiani, che reputa essere eccessive, arrivando a parlare di "lockdown indiretto". E, in effetti, in alcune grandi città italiane la situazione appare spettrale, con le persone tappate in casa causa-terrore.