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Bill Gates, "prepararsi a una pandemia più letale"? Soldi, cosa c'è dietro alla profezia-horror

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Hanno fatto discutere, e anche messo una discreta dose di paura, le parole di Bill Gates, secondo il quale ci dobbiamo preparare "ad affrontare un altro agente patogeno capace di causare un tasso ancora più elevato di morti o malattie gravi". Insomma, mister Microsoft - mandando in brodo di giuggiole i complottisti di tutto il mondo - ha spiegato che il mondo deve prepararsi a una "pandemia più letale del Covid".

 

Parole che sono rimbalzate in ogni angolo del globo. E dunque, ci si interroga: perché lo ha detto? E i complottisti si chiedono: cosa c'è dietro davvero? Probabile che dietro, davvero, ci sia soltanto la convinzione di Bill Gates, per molti anni l'uomo più ricco del pianeta, che giusto sette anni fa aveva avvertito come, a suo giudizio, una pandemia ci avrebbe messo in ginocchio se non ci fossimo preparati per tempo con piani pandemici e annessi e connessi. E Bill Gates, di fatto, ci aveva azzeccato (questa la ragione che ha innescato le teorie del complotto: lui sapeva, dunque lui si è arricchito ed eccetera eccetera. Per non parlare di chi sostiene che ci sia il suo zampino dietro un piano di riduzione della popolazione mondiale. Ovviamente, trattasi di farneticazioni).

Dunque, torniamo al nuovo avvertimento di mister Gates. Perché questa nuova profezia? Una spiegazione la si potrebbe trovare in una frase del matematico Nassim Taleb a cui, come spiega il Corriere della Sera, Gates sarebbe parecchio affezionato: "Spendere spiccioli oggi per risparmiare miliardi domani". Un consiglio che, oggettivamente, prima e durante il Covid non sembra essere stato ascoltato. Quegli spiccioli - ché per lui sono spiccioli - Bill Gates li ha spesi: la Bill & Melinda Gates Foundation e il Wellcome Trust del Regno Unito (fondazione benefica attiva nella ricerca biomedica dal 1936) hanno scelto di donare 300 milioni di dollari (264 milioni di euro) alla Coalition for Epidemic Preparedness Innovation (nata dopo l’epidemia di Ebola del 2014-2015) che ha contribuito a formare il programma Covax, quello che si preoccupa di fornire vaccini ai Paesi a basso e medio reddito.

 

E non a caso, Bill Gates ha puntato il dito contro le "strane" priorità dei governi mondiali, i quali avrebbero lasciato ai filantropi, come lui, il compiuto di risolvere la disuguaglianza vaccinale, ossia la possibilità di accedere al siero a tutte le latitudibi del globo. "Se si parla di spendere miliardi per risparmiare migliaia di miliardi di danni economici, e salvare decine di milioni di vite, beh, a me pare una polizza assicurativa piuttosto buona". E insomma, in definitiva, dietro alle parole di Bill Gates ci sarebbero i soldi, il vil denaro: non quello che vuole guadagnare, ma quello che i governi dovrebbero sperndere per la prevenzione da future e probabili pandemia. E, magari, anche quegli "spiccioli" che vorrebbe risparmiare se ad occuparsi di simili istanze fossero gli Stati, e non i "filantropi".

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