Cerca
Cerca
+

Paolo Debbio, "il rischio di un attacco internazionale": chi vuole al Quirinale. E Berlusconi che dice?

  • a
  • a
  • a

Tra coloro che tifano per una rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale c'è anche Paolo Del Debbio. Il conduttore di Dritto e Rovescio, programma in onda su Rete 4, non ha nascosto le sue speranze: "Stando lì Mattarella anche Mario Draghi rimarrebbe al suo posto e avremmo garantito fino al 2023 un assetto stabile che ci difenda dagli attacchi delle speculazioni internazionali". Per questo, raggiunto da Tv Sorrisi e Canzoni, il giornalista ammette di fare il tifo per un Mattarella bis.

 

 

Un auspicio che potrebbe essere in linea con l'idea di ripiego di Silvio Berlusconi, fondatore della rete per la quale Del Debbio lavora. In queste ore, infatti, alcuni retroscena di stampa hanno descritto un leader di Forza Italia quasi rassegnato. Il Cavaliere sembra aver capito di non avere abbastanza voti per salire al Colle più alto. E così penserebbe a un Mattarella bis, magari a termine, per poterci poi riprovare tra un paio d'anni. Si tratta di rumors, niente di ufficiale. Al momento Berlusconi non ha accennato di volersi fare da parte, anche se il rinvio del vertice di centrodestra fa pensare che il leader di Forza Italia stia seriamente pensando al da farsi.

 

 

Chiusa la parentesi Quirinale, Del Debbio ripercorre anche questi difficili periodi in balia del Covid: "Io ho avuto la fortuna di non ammalarmi e continuare a lavorare, ho mantenuto il rapporto con il pubblico, sono uscito a fare servizi... Il resto del tempo come tutti l’ho passato in casa, i rapporti con i parenti e le figlie sono stati quelli che sono stati e questo ha certamente influito sull’umore". Proprio questa solitudine gli ha permesso di scrivere un libro autobiografico e doloroso. Al suo interno il ricordo del padre recluso per due anni in un campo di prigionia nazista: "Facile non è stato. Molte cose me le aveva dette lui, altre Alfio, un suo compagno di prigionia, altre me le sono cercate da solo per capire com’erano il campo, le baracche, la vita quotidiana. Ho parlato di una persona che non è stata mai 'piegata', la sua dignità di fronte a quei ba***di aguzzini non è stata calpestata". 

 

Dai blog