Otto e Mezzo, Alessandro Sallusti: "Berlusconi non è un kamikaze", il risvolto sul Quirinale
“La candidatura di Silvio Berlusconi non è già tramontata, ma è incerta. Si tratta di un’operazione difficilissima e coperta”. Così Alessandro Sallusti ha riposto a Lilli Gruber sulla questione del Quirinale, che è stata affrontata in apertura della puntata di Otto e Mezzo di lunedì 17 gennaio. “È illogico che Berlusconi informi ogni giorno il centrodestra su quanti deputati e senatori ha convinto a votarlo”, ha aggiunto il direttore di Libero.
“Innanzitutto perché non c’è matematica certezza - ha spiegato - e poi perché l’operazione riesce se rimane segreta fino all’ultimo. Quella attuale è una situazione di assoluto stallo, Salvini ha preso l’iniziativa oggi perché non vuole immolarsi per una candidatura che non ha probabilità di successo. Berlusconi scioglierebbe la riserva sulla sua candidatura un minuto prima delle elezioni, non è e non è mai stato un kamikaze. Riconosco a Salvini e Meloni il diritto di non andare a schiantarsi, dato che se l’eventuale candidatura di Berlusconi si rivelasse un flop non morirebbe soltanto il Cav”.
E allora Mario Draghi potrebbe essere il vero candidato per il Quirinale? “È nelle possibilità che all’ultimo minuto utile - ha ribadito Sallusti - Berlusconi se vede che non può farcela non si suicida. Draghi me lo auguro, penso che nessuno di noi possa eccepire su di lui come presidente della Repubblica, ma non mi sembra che le cose si stiano mettendo a suo favore”.