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Francesca Donato, insulti e orrore contro Vladimir Luxuria: "Patetica e ignobile, rinchiudi cittadini innocenti"

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Accade che un no-vax costringa un treno ad un enorme ritardo. Una vicenda, al tempo di Covid e green pass, clamorosamente all'ordine del giorno. In questo caso, la vicenda è stata denunciata da Vladimir Luxuria, la quale ha raccontato su Twitter: "Il treno per Potenza parte con mezz’ora di ritardo per un non vaccinato che dopo centinaia di km di viaggio è stato fatto scendere a Roma con l’intervento della polizia. Non so se è più colpa del no vax o di uno Stato che non fa la cosa più elementare: controllare prima di salire", ha raccontato.

 

Insomma, una persona non vaccinata ha percorso centinaia di chilometri senza esibire il green pass rafforzato, dal 10 gennaio obbligatorio su tutti i mezzi pubblici. Il caso ha acceso un dibattito, sempre su Twitter, con molti utenti che si interrogavano: ma non era meglio controllare il certificato prima di far salire i passeggeri sul treno? "Già all’acquisto del biglietto si dovrebbe esibire il green pass sennò stai a casa”, suggerisce un utente. “É pazzesco…Non c è una reale organizzazione, tutto solo su carta e i novax sguazzano", aggiungeva un secondo utente.

 

 

E poi, però, c'è Francesca Donato, l'europarlamentare no-vax che sostiene alcune delle più agghiaccianti teorie del complotto al tempo del Covid. Bene, la Donato riprende e rilancia su Twitter un articolo in cui dà conto della vicenda raccontata da Vladimir Luxuria. E di suo pugno aggiunge: "Che patetica, ignobile fine, colei che per anni si è erta come paladina della non discriminazione e dell’inclusività, oggi ridotta a fare da cerbero del sistema più infame di sempre, che segrega cittadini sani e innocenti", conclude Francesca Donato. Come sempre, agghiacciante.

 

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