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Controcorrente, Flavio Briatore e l'Omicron: "Siamo in lockdown, perché non lo dicono"

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Un lockdown di fatto, ma è vietato dirlo. Flavio Briatore, in collegamento con Controcorrente su Rete4, bombarda il governo sulla lotta alla pandemia e, nello specifico, sulla strategia adottata per arginare questa quarta ondata trainata dalla variante Omicron.

 

 

 

 

"Cos'hanno fatto? Hanno fatto un lockdown però non lo chiamano così perché non hanno i soldi per pagare", spiega il manager a Veronica Gentili riferendosi ai ristori per negozianti e imprenditori che affronteranno nuove settimane di stop e affari azzerati. "In Francia se uno è positivo rimane a casa ma dopo 7 giorni torna a lavorare senza nemmeno fare un tampone. Se invece vuole tornare prima fa il tampone e se è negativo e se si sente bene può tornare a lavorare". In Inghilterra, prosegue nel suo ragionamento Briatore, "non c'è nessun obbligo e stai a casa solo sei positivo e chi è vicino a te può venire a lavorare tranquillamente".

 

 

 

 

 

Il problema, suggerisce Briatore, è la burocrazia italiana, con la visione che ne consegue: "In Inghilterra mirano a trasformare la pandemia in virus endemico, perché ci devi convivere. Gli altri Paesi cercano di salvare la gente che lavora, mentre in Italia parliamo di Covid sui giornali e del presidente del Covid. Ma chissenefrega del Covid. Quando è arrivato Draghi era un puledro che scalpitava, ora che vuole andare al Colle ha dovuto fare compromessi. E così sono tornati Speranza con le sue stranezze e il vecchio sistema di prima". Conclusione, amara, Draghi "è diventato un cucciariello come gli altri che cerca di salire al Quirinale a discapito del Paese e degli operatori".

 

 

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