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In Onda, Paolo Mieli: "Così il governo cade". Non solo Berlusconi: l'errore di calcolo sul Quirinale

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“Deve essere chiaro a tutti che la candidatura di Silvio Berlusconi non è una buffonata”. Da Paolo Mieli è arrivato un sonoro ceffone a chi a sinistra minimizza la questione, non prendendo sul serio la possibilità che il leader di Forza Italia possa ottenere i voti necessari per essere eletto al Quirinale. Ospite di In Onda, la trasmissione di La7 condotta da David Parenzo e Concita De Gregorio, l’editorialista del Corriere della Sera è stato molto lucido nella sua analisi.

 

 

“Inoltre deve essere chiaro che con qualsiasi presidente eletto a maggioranza, soprattutto se Berlusconi, il governo se ne va a casa e la legislatura finisce”, ha dichiarato Mieli, che poi ha aggiunto: “C’è Mario Draghi? Ci può essere anche il padre eterno, ma non esiste. Soprattutto se viene eletto Berlusconi, si va tutti a casa e si torna a votare. Il patto di legislatura che vuole fare il Pd? Significa che vogliono eleggere il presidente della Repubblica tutti insieme perché sono consapevoli che se eleggi un capo di Stato di parte, anche donna, la legislatura finisce subito”.

 

 

A proposito di Gianni Letta che è andato a trovare Antonio Funiciello, capo di gabinetto di Draghi, Mieli ha aggiunto un dettaglio importante: “Letta va da lui tutte le settimane e tutte le settimane lo dice a Berlusconi. Io non credo a quei retroscena secondo cui non glielo avrebbe detto”.

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