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Matteo Bassetti, "chi è stato ricoverato ieri". Omicron, dall'ospedale una drammatica testimonianza

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Una situazione "impegnativa, ma non di emergenza". Matteo Bassetti, finito il giro visita all'ospedale San Martino di Genova, dove è responsabile della Clinica Malattie Infettive, ribadisce i numeri con cui è costretto a fare i conti. "Tanti, troppi non vaccinati - esordisce su Facebook -, anche ieri due nuovi ricoveri di pazienti gravi che hanno scelto di non fare il vaccino. Non mi stancherò mai di dirlo: il vaccino ti salva la vita". Anche di fronte alla variante Omicron.

 

 

Non a caso, spiega Bassetti, "sono usciti due articoli interessanti" sulla nuova mutazione del virus. "Uno su oltre 70mila persone conferma che Omicron è meno aggressiva di Delta, sia nei vaccinati che nei non vaccinati: -53 per cento ospedalizzazioni; -70 per cento durata di ricovero; -74 per cento ricoveri rianimazione e -91 sulla mortalità". L'altro studio, altrettanto ottimista, è quello pubblicato sulla rivista Science e dimostra che "l'immunita’ cellulo-mediata ovvero quella dei linfociti T (sia dei vaccinati che dei guariti) si mantiene forte anche contro Omicron. Una importante difesa contro le forme gravi". Per Bassetti si conferma "quanto dissi per primo il giorni che fu scoperta". Non solo, a detta dell'infettivologo, la fine della pandemia potrebbe essere dietro l'angolo: "Già in primavera, tra aprile-maggio 2022 ragionevolmente saremo fuori".

 

 

Altrettanto sicuro che "potremo togliere le mascherine, visto che credo che avremo il 95 per cento di vaccinati". Merito, forse, anche della nuova variante del coronavirus. Bassetti aveva già affermato che "continuando a crescere con questi ritmi, nella prossima primavera noi avremo oltre il 95 per cento degli italiani tra vaccinati e guariti e quindi è verosimile che avremo raggiunto l'immunità di gregge".

 

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