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Fuori dal Coro, Maria Rita Gismondo: "Controllare ogni singolo decesso", il cupo sospetto sui "morti-Covid"

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"La gestione della pandemia è stata incoerente, i provvedimenti hanno creato solo confusione": la dura condanna al governo arriva da Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano. Intervistata da Mario Giordano a Fuori dal Coro su Rete 4, l'esperta ha evidenziato solo alcune delle incoerenze alla base delle ultime decisioni dell'esecutivo: "Prima bisognava stare in quarantena 21 giorni, poi 10 giorni, poi nulla se sei vaccinato. Noi che siamo del settore facciamo fatica a ricordare".

 

 

 

La Gismondo, poi, ha sottolineato anche l'insensatezza di alcune misure: "Non si può mettere in dubbio il ritorno a scuola dei bambini davanti a dei servizi pubblici iper affollati, oppure chiedere il Super green pass sui mezzi quando non riusciamo neanche a controllare la piccola delinquenza che troviamo su questi mezzi". 

 

 

 

Infine si è detta d'accordo con Matteo Bassetti, che ha proposto di fare a meno del bollettino quotidiano: "Dovremmo smetterla di contare i contagi, non ha senso. Serve solo a continuare nella paura e nell'isterismo dei tamponi. Non dovremmo più continuare a inseguire un virus che non raggiungiamo. E poi in una popolazione che praticamente è vaccinata nella quasi totalità, i contagi non hanno significato". E lo stesso vale pure per le morti: "Dobbiamo controllare i veri decessi. Se c'è un ricoverato finale che poi viene testato e risulta positivo, di certo non morirà per il Covid ma per la sua patologia".

 

 

 

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