DiMartedì, David Parenzo dà di matto contro il negazionista: "Una roba abominevole", caos da Giovanni Floris
"Questo paragone storico è una bestemmia per chi ha subito l'effetto delle leggi razziali": David Parenzo, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7, ha condannato duramente le parole del giurista Ugo Mattei, che ha fatto un parallelismo tra il periodo attuale e gli anni del fascismo. "Lui è un intellettuale, un professore universitario, quindi a me personalmente ha colpito moltissimo questo paragone che lui ha fatto con il ventennio fascista", ha detto il giornalista.
Parenzo, poi, ha provato a spiegare a Mattei cosa succedeva realmente in quel periodo storico: "Vede professore, nel 1938 mio nonno che era un avvocato è stato cacciato dall'Ordine degli avvocati perché era ebreo. Quelle erano le leggi razziali. Ora, lei - che è un intellettuale che insegna nelle nostre università - fa questo paragone abominevole. Addirittura ha lanciato il comitato di liberazione nazionale come se i no-vax fossero i nuovi partigiani. Ma io questo lo trovo aberrante. Trovo incredibile che lei possa insegnare queste cose agli studenti".
Il giornalista poi è andato avanti: "Quando lei parla di salute e cita la Costituzione parlando di lavoro, lei dimentica che in realtà sui luoghi di lavoro deve essere tutelata la salute. Allora non faccia il furbo, professore. Quando va nelle piazze, usi il suo ruolo di intellettuale per spiegare e raccontare davvero come stanno le cose, altrimenti lei fa un cattivo servizio". A stretto giro è arrivata la replica di Mattei, che però non ha cambiato affatto posizione: "Io ho detto che il governo Draghi equivale alle condizioni del fascismo negli anni 20".